Amanita citrina

Classe: Basidiomiceti Nome scientifico: Amanita citrina (Schaeff.) Pers. Sinonimi: Agaricus citrinus - Amanita mappa Nomi volgari: Tignosa paglierina - Agarico citrino

Caratteristiche morfologiche

Cappello: 4-10 cm, carnoso, da emisferico a piano, di colore giallo con varie tonalità (tutto bianco nella varietà alba), coperto da verruche piatte e irregolari, prima biancastre poi brunastre. Cuticola viscosa e brillante. Lamelle: biancastre, fitte, generalmente libere. Gambo: 6-12 x 07-1,5 cm, cilindrico, prima pieno poi cavo, bianco o giallastro, striato al di sopra dell'anello, con grosso bulbo biancastro imbrunente, sul quale aderisce una volva marginata. Carne: bianca o appena giallina sotto la cuticola, consistente. Odore di ravanello e sapore dolciastro. Spore: bianche.

Habitat

Fungo simbionte. Il nome deriva dal latino "citrinus", per il colore del cappello. Frequente nei boschi di conifere e latifoglie in suoli acidi, in autunno. Un tempo veniva considerata mortale al pari dell'Amanita phalloides. L'esperienza ha dimostrato che le gravi intossicazioni sono state causate da forme giallastre della phalloides e non dalla citrina. Cotto è un mediocre commestibile, ma se ne sconsiglia l'uso per evitare tragici errori.

Commestibile

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